Se non mi controllo mi abbuffo

Liveflow| 08 maggio 2023
Se non mi controllo mi abbuffo

Quando ero a dieta non pensavo a molto altro che non a tutte le cose buone e “proibite” che avrei voluto mangiare una volta terminata la dieta. 

Molti dei miei clienti che per anni hanno seguito diete restrittive hanno paura di abbandonare queste pratiche perché temono di non essere più in grado di controllare il loro comportamento alimentare. In realtà, l’abbandono di queste pratiche porterà a una maggiore fiducia e autonomia nella gestione del cibo, così come a una relazione più sana con il proprio corpo.

La dieta e le restrizioni alimentari possono essere seducenti perché forniscono un senso di controllo e disciplina – all’inizio l’ho trovato addirittura divertente tenere i conti in maniera super dettagliata, con l’aiuto di un app – ma questo può facilmente sfociare in ossessione e rigidità con cicli regolari tra restrizioni e abbuffate.

Abbandonare le diete restrittive e l’etichettatura del cibo, inizialmente può essere spaventoso, ma comporta numerosi benefici per la salute. Innanzitutto, il nostro corpo sa esattamente di cosa ha bisogno per funzionare al meglio, e se impari di nuovo ad ascoltarlo ti porta a un maggiore benessere fisico e mentale. Inoltre, non avere più bisogno di contare calorie o etichettare il cibo, ti libera la mente per altre attività e interessi.

Abbandonare le diete restrittive e l’etichettatura del cibo è un processo graduale, ma anche un passo importante verso una vita più libera e soddisfacente. Invece di concentrarti su ciò che "non puoi" mangiare, inizia a concentrarti su ciò che "puoi" mangiare e su come nutrire il tuo corpo in modo sano e sostenibile.

Il cibo dovrebbe essere visto come un piacere, da gustare e apprezzare piuttosto che come un nemico da combattere.

Ecco alcune cose utili da sapere per superare la paura di perdere il controllo:

  1. Il controllo del cibo diventa meno importante: quando smetti di etichettare il cibo e di applicare restrizioni, il cibo perde il suo potere. Non diventa più una fonte di preoccupazione o di ansia e puoi iniziare a vedere il cibo semplicemente come una fonte di nutrimento e piacere. Questo rende il controllo del cibo meno importante nella tua vita, liberandoti da una fonte di stress costante.
  2. Il tuo corpo può regolare naturalmente la sua fame e sazietà: quando segui diete restrittive, è facile perdere il contatto con i segnali naturali del tuo corpo di fame e sazietà. Tuttavia, quando smetti di razionare il cibo, il tuo corpo ha la possibilità di regolare naturalmente fame e sazietà. Imparerai a riconoscere quando hai fame e quando sei sazia e ad ascoltare i segnali del tuo corpo e in ogni caso non devi aver paura di mangiare fino alla sazietà poiché questo è un segnale del nostro corpo che ci dice che abbiamo soddisfatto i nostri bisogni nutritivi. Inoltre, quando ti capita di mangiare oltre la soglia di sazietà, questo è semplicemente un’occasione per diventare curiosa e imparare, non per compensare qualcosa o per giudicarti!
  3. La tua relazione con il cibo diventa più serena: quando smetti di etichettare e  razionare gli alimenti, la tua relazione con il cibo diventa più pacifica. Non ti troverai più in una costante lotta con il cibo e non sarai più prigioniera della tua dieta. Potrai invece costruire una relazione con il cibo basata sulla consapevolezza, la self-compassion e la soddisfazione.
  4. Affronta le tue paure e impara ad accettarle: se la tua paura di non riuscire a smettere mai di mangiare deriva da una percezione negativa del tuo corpo, può essere utile lavorare sulla tua immagine corporea. La pratica della self-compassion ti aiuta ad accettare il tuo corpo e ad apprezzare tutte le sue funzioni e peculiarità. Ricorda che il cibo è solo una delle tante cose che possono contribuire al tuo benessere e non dovrebbe essere il centro della tua vita.
  5. Esplora e gestisce le tue emozioni: può essere utile anche esplorare le emozioni che stanno alla base delle abbuffate e trovare ulteriori strumenti per gestirle, oltre al cibo. Ciò può comportare l’apprendimento di nuove strategie di coping, come la meditazione, lo yoga, il dialogo interiore positivo e la self-compassion.
  6. Cerca supporto: lavorare sulla relazione con il cibo e il corpo può essere un percorso difficile e impegnativo. Cerca il supporto di amici, familiari o professionisti qualificati per aiutarti lungo il percorso. A volte è importante avere qualcuno che ci incoraggi e ci supporti quando ci sentiamo in difficoltà. Clicca qui per vedere come io ti posso aiutare.

Infine, ricorda che non sei sola in questa esperienza. Molte persone hanno affrontato gli stessi problemi e sono riuscite a superarli. Ci vuole tempo, pazienza e impegno, ma è possibile imparare a fidarsi del proprio corpo e a smettere di temere il cibo.

In sintesi, non devi avere paura di non smettere più di mangiare se abbandoni le diete restrittive e l’etichettatura del cibo. Lasciando andare queste abitudini ti porta invece a una maggiore fiducia e autonomia nella gestione del cibo, così come a una relazione più serena con il tuo corpo. 

Se vuoi sapere come io ti posso aiutare a fare pace con il cibo e il corpo, mandami un messaggio a t.helboe@gmail.com o prenota qui una consulenza gratuita e senza impegni.

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