E se oggi non hai voglia di muoverti - va bene lo stesso.

L’esercizio fisico è spesso collegato al nostro desiderio di dimagrire, tonificare o in qualche altro modo cambiare il nostro aspetto fisico. Forse anche tu hai pensato di dover iniziare ad allenarti per

• prepararti per la stagione del bikini
• migliorare il tuo aspetto fisico per un grande evento
• provare a tornare in quel vestito che ti stava bene 20 anni fa
• bruciare la cena abbondante di ieri
• creare spazio per il pranzo in famiglia la domenica

Come sarebbe invece se cambiassimo prospettiva? Se alleggerissimo l’esercizio fisico di cognizioni negative come dovere, punizione, sensi di colpa, bruciare calorie e giustificare il cibo, ponendo il focus sul mero cambiamento dell’aspetto fisico? Come sarebbe invece se ci muovessimo esclusivamente per stare bene, non vedendo l’ora di iniziare proprio perché stiamo bene nel farlo?

Esistono in effetti tanti altri motivi per muoverci come, ad esempio,

• migliorare la connessione con il nostro corpo
• diventare più forti e muoverci meglio
• contrastare lo stress e i sentimenti negativi
• apprezzare il nostro corpo e quello che fa per noi
• incrementare la salute e il benessere in generale

Megan Jayne Crabbe scrive nel suo libro “Body Positive Power” che è molto più facile mantenere una routine di attività regolare e rimanere motivati se ci muoviamo esclusivamente perché ci piace e ci fa stare bene e non per costrizioni autoinflitte o il desiderio di cambiare l’aspetto del nostro corpo. E questo descrive bene il movimento "body positive".

Quindi i vantaggi sono tanti se riusciamo a pensare diversamente, se riusciamo a pensare all’attività fisica come a un atto di rispetto verso il nostro corpo.

Ricordati anche che non è necessario andare in palestra o allacciarsi le scarpe da corsa per muoverti – sono tanti gli impegni e le attività quotidiane che possono sostituire l’allenamento, come

• portare fuori il cane
• giocare con i bambini
• prendere le scale invece dell’ascensore
• scendere dal bus un paio di fermate prima
• lasciare a casa l’auto e usare la bicicletta

E se non hai voglia di muoverti oggi - va bene lo stesso. Lascia andare le regole ed inizia a volerti bene

Ti presentiamo qui alcuni suggerimenti che ti possono aiutare in questa missione. L’ispirazione l’abbiamo presa da Refinery29.

Non pensare di doverti meritare il cibo

Siamo in genere troppo abituati all’idea di doverci meritare il cibo come, ad esempio

• Quanti km di corsa devo fare per poter mangiare questa fetta di torta?
• Per poter mangiare, nel bilancio calorico devo creare spazio con l’esercizio fisico.
• Devo bruciare le calorie che ho mangiato di troppo sul tapis roulant.

In questo modo il movimento diventa un dovere, l’ennesima cosa sulla lista “da fare” e uno stress in più.

Cerchiamo invece di scollegare il legame tra esercizio fisico e cibo.

In realtà il nostro corpo è naturalmente capace di gestirsi in modo equilibrato. Sfortunatamente si tratta di un meccanismo che molti di noi hanno imparato a ignorare, e spesso per via di diete e restrizioni nella lotta per ottenere il corpo “perfetto”.

Non devi però ottenere il “permesso” per mangiare, ma soltanto mangiare cercando di ascoltare e rispettare i segnali del tuo fisico. Diciamo pure che dare di nuovo spazio all’istinto e capire di che cosa ha bisogno il corpo, distinguendo la fame dello stomaco da quella della bocca (“stomach hunger”/”mouth hunger”) non sarà facile… ma l’amore per il tuo corpo dovrebbe spingerti a volerlo trattare bene.

L'approccio da dentro a fuori

Non fissarti a un numero quale obiettivo, che potrebbe essere quello della bilancia o quello sull’etichetta di un vestito. Focalizzati piuttosto a come ti senti dentro e non come ti vedi nello specchio.

In questo cambiamento ti può servire il concetto di “mindfulness”, che ti aiuta a migliorare il contatto tra corpo e mente e a diventare più attenti ai segnali del tuo fisico.

Uno studio sullo Yoga ha provato che aiutandosi con il concetto di mindfulness, cioè l’arte di essere presenti nel momento di adesso, i praticanti riuscivano a attenuare il loro focus sull’aspetto fisico e incrementare invece quello sulla motivazione interna, come i vari benefici per la salute e il benessere.

Il Pilates, come lo Yoga, è un metodo che ti insegna a diventare più consapevole di ciò che stai facendo. Gli esercizi vengono eseguiti piano e accompagnati dal tuo respiro. L’insegnante ti porta mentalmente in giro per tutto il tuo corpo fino ai muscoli più piccoli e profondi che non sapevi neanche di avere. In questo modo è difficile che i tuoi pensieri scappino verso la lista della spesa per la cena, su come affrontare la riunione di domani, etc.

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In realtà, puoi trovare questo stato di presenza “qui e ora” in qualsiasi tipo di movimento che ti piace fare, come camminare, andare in bici, nuotare… Cerca un ritmo accompagnato dal tuo respiro, continua nello stesso ritmo, svuota la testa dai pensieri e inizia a osservare...

E se invece prendi lezioni di un qualsiasi sport o movimento fisico, cerca un insegnante che ti aiuta a sentire il tuo corpo, focalizzarti sul movimento e su come ti senti nel movimento. Un insegnante che trasmette l’idea che il movimento va fatto in primo luogo per migliorare la tua prestazione nello sport e/o nella vita e per stare bene, e non per dimagrire o tonificare.

Fai quello che riesci

Ascolta il tuo corpo e rispetta i suoi limiti.

Se pensi di doverti fermare durante una corsa o una lezione di Pilates perché non ce la fai più, va bene lo stesso. Ma invece di fermarti di colpo, potresti rallentare o tornare all’esercizio di prima. Respira profondamente e, possibilmente, continua a muoverti per non perdere il riscaldamento e per mantenere il ritmo. Sii soddisfatto di quello che hai già fatto, anche se era solamente allacciarti le scarpe e uscire dalla porta o infilare i leggings e srotolare il tappetino.

È meglio proseguire lentamente con la tua pratica che non dover smettere perché ti sei stufato o fatto male o perché hai voluto fare troppo in troppo poco tempo. Questo ti fa soltanto sentire stress, ansia e rabbia invece di portarti dei benefici.

Puoi sfidare te stesso per migliorare la tua prestazione, ma sempre con attenzione e rispetto verso il tuo corpo.

Nel Pilates (come in qualsiasi altro sport guidato da un bravo insegnante) puoi farti consigliare su come modificare un esercizio, in modo che vada bene per la tua condizione fisica.

Oppure puoi spronarti in modo naturale, come quando cammini regolarmente e piano piano ti trovi a voler allungare il percorso sempre un po’ di più, o aumentare la velocità. Questa progressione naturale è un obiettivo che funziona anche a lungo termine, a patto che abbia lo scopo di migliorare la tua prestazione invece di cambiare forma e misura al fisico.

Fallo per te

Non paragonarti agli altri. È raro che questo porti a qualcosa di positivo e non puoi misurare il tuo successo con il misurino di un’altra persona.

Sei su una strada completamente diversa da tutti quelli intorno a te, compreso i personaggi dei social.

Per rimanere costanti nell’allenamento e mantenerlo “body-positive” è molto importante che ti godi il viaggio: Sii paziente con te stesso, sempre attento e consapevole della tua motivazione e poniti l’obiettivo di accettare il tuo corpo esattamente così com’è.

E per finire: Smettiamo non soltanto di giudicare noi stessi e il nostro aspetto fisico ma anche quello degli altri. E, magari, consideriamo l’esistenza di più estetiche, com’è descritto nell’articolo Facciamo pace con il nostro corpo: “Così ci apriamo verso tante interpretazioni diverse di che cosa vuol dire ‘bello’, attraverso l’età, il genere e l’etnia. Skjold (design di abbigliamento, creare vestiti che durano più a lungo) sostiene che in questo modo lasciamo alla natura il compito di farsi sentire, puntando su dissomiglianza, usura, ‘riparazioni’ e alterazioni.”

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